
Se sei un teenager è praticamente impossibile non sapere chi sia Riccardo Marcuzzo, in arte Riki, fresco fresco di release del suo primo album in studio: Mania. Il cantante è reduce dal grandissimo successo dell’EP Perdo Le Parole, triplo Disco di Platino e il più venduto del primo semestre 2017.

Mania, il cui nome è legato alla cura maniacale per i dettagli dello stesso Riki (che ha curato ogni singolo aspetto di questo progetto discografico), è già #1 su iTunes e con ottime probabilità rimarrà ai vertici delle classifiche per le prossime settimane. Il disco è composto da 12 tracce, tutte scritte dallo stesso Riki e dal suo produttore Riccardo Sciré, artefice di buona parte del successo dell’ex concorrente di Amici 16.
L’obiettivo di Riccardo era quello di creare un album privo di “riempitivi”, ovvero interamente composto di potenziali singoli. La sua missione sarà stata portata a compimento? A tratti sì. La produzione dark-pop/elettronica sicuramente rende Mania un disco orecchiabile, ma ciò non significa necessariamente che sia convincente. Alcuni pezzi sono di notevole impatto, per esempio Frena, Aspetterò Lo Stesso, Dentro La Notte e Vendicativa, non mancano le classiche ballad (Se Parlassero Di Noi, Tremo e Credi In Te), insomma ce n’è per tutti i gusti.
Tuttavia Mania è un disco che non “scorre”, al contrario di Perdo Le Parole. Qualche riempitivo c’è senza alcun dubbio. In ogni caso non ce la sentiamo di bocciare Mania, perchè crediamo sinceramente nell’impegno e nella passione che Riki ha riposto nella realizzazione del progetto.
Alessia